Materiali di provenienza Aquileiese

Pianta Orto Lapidario

Espositore A

Rilievi del cosiddetto “Ponte di Ronchi”

[ N. inv. 12595, 12594 a-b, 12593 a-b. ]

Tre frammenti di lastra in calcare decorati a bassorilievo con motivi vegetali e mitologici, rinvenuti tra il 1860 e 1870 durante i lavori per la ferrovia presso Ronchi dei Legionari, tra la chiesa di San Lorenzo e le colline di Selz ove erano reimpiegati nell’acquedotto.
Un tempo attribuiti a un ponte che avrebbe attraversato l’Isonzo presso l’attuale Ronchi, i tre blocchi con figure di soggetto marino probabilmente erano parte del dado figurato di un mausoleo funerario simile a quello ricostruito sulla via Iulia Augusta di Aquileia.
Tra la fine del I sec. a.C. e il I sec. d.C.

1. Primo Frammento2. Secondo Frammento3. Terzo Frammento

Primo FrammentoPrimo Frammento

Il primo frammento conserva parte della figura di un tritone che suona la lira. Restano il braccio destro con lo strumento e l’ampia coda con una cresta dorsale che si avvolge in più spire e termina, in alto, con la pinna caudale di forma semilunata.

Secondo Frammento

Secondo Frammento

Il secondo frammento presenta un mostro marino simile al precedente affiancato da un uccello (forse un rapace) di cui sopravvive solo l’ala sinistra e parte della coda.

TTerzo Frammentoerzo Frammento

Il terzo frammento mostra un candelabro con braciere ardente sormontato da un nastro (tenia) a cui è sospesa una brocca rituale (urceus) inclinata per versare.

 

MONUMENTI DALLA STAZIONE DOGANALE DI AD PIRUM

Le rovine di una fortezza romana si trovano in località Ad Pirum (Selva del Pero / Hrušica, nella Slovenia sud-occidentale), dove si trovava una stazione doganale. Si trattava di una fortezza collinare costruita durante il III secolo d.C. e utilizzata fino alla caduta dell’Impero romano. Sorgeva nella Regio Venetia et Histria lungo il percorso della Via Gemina, che univa Aquileia a Aemona (Lubiana), in una posizione centrale nel sistema di fortificazioni creato per difendere la penisola italiana dalle invasioni orientali.

Espositore B

3. Dedica votiva
a Giove Ottimo Massimo

4. Base di statua
per l’imperatore Giuliano
5. Rilievo
con figura di Ercole

Dedica votiva a Giove Ottimo MassimoDedica votiva a Giove Ottimo Massimo

[ inv. 13551 ]
Altare votivo (ara) in calcare rinvenuto nel 1911 presso la Selva del Pero / HruÞica (SLO), nel luogo in cui vi era, in epoca romana, la stazione doganale ad Pirum della Aquileia – Emona.
IV sec. d.C.
Inscr. It. X, 4, 348

I(ovi)
O(ptimo) M(aximo)
Cortali L(ucius) No-
[——]
[——]
leg(ionis) [I vel II] Adiutr(icis)
b(ene)f(iciarius) cons(ularis)
l(ibens) l(aetus) m(erito) v(otum) s(olvit)

A Giove Ottimo Massimo
Coortale = culto tipico dei soldati delle coorti, Lucio No…


della legione Prima /(o Seconda) /Adiutrice,
beneficiario consolare /(= soldato privilegiato al servizio di un console)
volentieri, avendolo /(la divinità) /ben meritato, lieto sciolse il voto

Base di statua per l'imperatore GiulianoBase di statua per l’imperatore Giuliano

[ inv. 13592 ]
Base di statua in calcare rinvenuta nella Selva del Pero / Hruica (SLO) presso la chiesa di Santa Gertrude, nel luogo in cui vi era, in epoca romana, la stazione doganale ad Pirum della strada Aquileia – Emona.
Metà del IV sec. d.C.
Inscr. It. X, 4, 349

Bono
rei p(ublicae)
nato

A lui nato (= l’imperatore Giuliano l’Apostata)
per il bene dello stato

Rilievo con figura di ErcoleRilievo con figura di Ercole

[ inv. 2203 ]
Blocco in calcare rinvenuto nel 1842 presso le Cave di Aurisina.
II-III sec. d.C. Il rilievo rappresenta Ercole entro una grotta che regge con la destra la clava e con la sinistra la pelle del leone Nemeo (di cui si distinguono il muso, la criniera e le zampe con gli artigli). Il ritrovamento presso le cave fa pensare che si tratti di un Hercules Saxanus, Ercole Sassano, una divinità ben attestata nelle province orientali e anche nella vicina Dalmazia.

MONUMENTI SACRI AQUILEIESI (1)

La religione romana era politeista, aperta e tollerante nei confronti dei culti dei popoli con cui entrava in contatto. Molte erano le divinità derivate dal pantheon greco, ma erano accolte e venerate parallelamente divinità orientali come quelle egizie, o quelle proprie dei paesi conquistati, come il celtico Beleno. Un’aretta è dedicata ai Fati Divini e Barbarici, divinità che sovrintendono al destino degli uomini connesse al Fato, probabilmente di origine preromana e di ambiente celtico; un’aretta alle Vires, le “Forze”, traduzione latina di entità divine indigene diffuse in Gallia Cisalpina, che rappresentano le forze naturali che garantiscono una buona salute; e un’aretta alla Nemesi, divinità greca interpretata come giustizia divina, compensatrice o riparatrice di giustizia.

Espositore C

6. Dedica Votiva
a Giove Ottimo Massimo
7. Dedica sacra
per volere divino
8. Dedica sacra
a Beleno Augusto
9. Duplice dedica
alle Forze
10. Dedica anonima
a Nemesi
11. Dedica votiva alle Fate Divine e Barbariche

Dedica votiva a Giove Ottimo MassimoDedica votiva a Giove Ottimo Massimo

[ inv. 31576 ]
Arula in calcare rinvenuta nel 1854 a Santo Stefano (Aquileia).
Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V788

I(ovi) O(ptimo) M(aximo).
M(arcus) Ulpius
Potentian[us]
ob grat(iam) refer(tam)
pro salute sua
et suorum
v(otum) s(olvit) l(ibens) m(erito)

A Giove Ottimo Massimo.
Marco Ulpio
Potenziano a seguito della grazia ricevuta
per la salute sua
e dei suoi
sciolse volentieri il voto avendolo (la divinità) ben meritato


Dedica sacra per volere divinoDedica sacra per volere divino

[ inv. 31584 ]
Arula in calcare rinvenuta ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 8261/

Rutenia
Melite
iussu deae
posuit

Rutenia
Melite
per ordine della dea
pose


Dedica sacra a Beleno AugustoDedica sacra a Beleno Augusto da parte di Lucio Annio Fedele

inv. 31574

Arula in calcare rinvenuta nel 1849 al “Muro forato” (Aquileia).
Appartiene alla collezione Zandonati.
I sec. d.C.
CIL, V 734

Belino
Augus(to)
L(ucius) Annius
Fidelis

A Beleno
Augusto
Lucio Annio
Fedele /(dedicò l’ara)


Duplice dedica alle ForzeDuplice dedica alle Forze

[ inv. 31590 ]
Arula in calcare rinvenuta nel 1863 alle Marignane (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
L’arula fu reimpiegata per una seconda dedica, entro tabula ansata, scolpita sul fianco.
II sec. d.C. e III sec. d.C.
CIL, V 8247

L(ucius) Antonius
Herma
Viribus
v(otum) s(olvit) l(ibens) m(erito).

Lucio Antonio
Erma
alle Forze
sciolse volentieri il voto avendolo (le divinità) ben meritato.
frammento

Viribus
Festus Ursionis
Aug(usti liberti) ser(vus)
ara(m) vot(o) rest(ituit).

Alle Forze
Festo, schiavo di Ursione
liberto dell’imperatore,
a seguito di un voto ripristinò l’ara.

Dedica anonima a NemesiDedica anonima a Nemesi

[ inv. 31581 ]

Arula in calcare rinvenuta nel 1852 nel fondo Stabile, dietro il mulino (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
III sec. d.C.
CIL, V 812

Nemesi

A Nemesi

Dedica votiva alle Fate Divine e BarbaricheDedica votiva alle Fate Divine e Barbariche

[ inv. 31575 ]

Arula in calcare rinvenuta a Santo Stefano (Aquileia).
Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 775

Fatis Divin(is)
et Barbaric(is)
v(otum) s(olvit) l(ibens) m(erito)
Postumia
P(ubli) l(iberta) Callirhoe

Alle Fate Divine
e Barbariche
sciolse volentieri il voto avendolo (le divinità) ben meritato
Postumia
Calliroe, liberta (= schiava liberata)di Publio

 

MONUMENTI SACRI AQUILEIESI (2)

Nel mondo romano esisteva una religione privata che si celebrava tanto nell’ambito domestico che in collegi, associazioni di artigiani o professionisti legati a determinate divinità, collegate al mestiere comune. Anche le espressioni della religiosità antica sono affidate alla parola scritta e in particolare alle iscrizioni di carattere votivo.
Con gli ex voto il singolo poteva rivolgersi a un dio per chiedere una grazia. La richiesta di uno specifico beneficio era legata alla promessa di un dono, come un oggetto o una statuetta del dio, fissata sopra una base o piccola ara in pietra. Le statuette erano generalmente in bronzo, e di loro rimangono soltanto, sulle basi, i fori dei perni per l’inserzione.
Una volta ottenuta la grazia, l’oggetto era collocato nel luogo di culto della divinità, un tempio, un sacello o anche un bosco sacro. Sull’ara (o sulla base) era l’iscrizione con il nome del dio, quello del donatore e la formula relativa allo scioglimento del voto:
V(otum) S(olvit) L(ibens) M(erito) “Sciolse volentieri il voto avendolo – la divinità – ben meritato”.

Espositore D

12. Dedica votiva
ad Anubi Augusto

13. Dedica sacra
a Iside Augusta

14. Dedica sacra
a Iside Augusta
da parte
di Gaio Minicio Trofimo

15. Dedica votiva
per la salute del figlio

Dedica votiva ad Anubi AugustoDedica votiva ad Anubi Augusto

[ inv. 31582 ]
Arula in calcare rinvenuta nella vigna Ritter, tra Monastero e la via per Terzo (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 8210

Anubi
Aug(usto) sac(rum).
Lutatia
Tyche
v(otum) s(olvit) l(ibens) m(erito).

Consacrato
ad Anubi Augusto.
Lutazia
Tiche
sciolse volentieri il voto avendolo (la divinità) ben meritato.

Dedica sacra a Iside AugustaDedica sacra a Iside Augusta da parte di … Tizio Euporo

[ inv. 31588 ]
Arula in calcare rinvenuta nel 1862 nella vigna Ritter (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 8227

[Is]idi Aug(ustae)
sacr(um).
[-] Titius
Eupor
——?

Consacrato a
Iside Augusta.
… Tizio
Euporo

Dedica sacra a Iside Augusta da parte di Gaio Minicio TrofimoDedica sacra a Iside Augusta da parte di Gaio Minicio Trofimo

[ inv. 31589 ]
Arula in calcare rinvenuta nel 1862 nella vigna Ritter (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
I sec. d.C.
CIL, V 8225

Isi(di) Aug(ustae)
sac(rum).
C(aius) Minucius
Trophimus
v(otum) s(olvit) l(ibens) m(erito).
L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum).

Consacrato a
Iside Augusta.
Gaio Minicio
Trofimo
sciolse volentieri il voto avendolo (la divinità) ben meritato.
Il posto (per il monumento) fu assegnato per decreto dei decurioni (= il consiglio municipale).

Dedica votiva per la salute del figlioDedica votiva per la salute del figlio

[ inv. 31591 ]
Arula in calcare rinvenuta nel 1862 nella vigna Ritter (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
I-II sec. d.C.
CIL, V 8256

[——?]
pro salute
Q(uinti) Marci
Marciani
fili sui
v(otum) s(olvit).


per la salute
di Quinto Marcio
Marciano,
suo figlio,
sciolse il voto.

MONUMENTI AQUILEIESI

Il secondo ripiano dell’Orto Lapidario ospita materiali provenienti tutti da Aquileia, giunti in Museo in seguito all’acquisto da parte del Comune di Trieste, nel 1870, della ricca collezione formata in Aquileia dal farmacista triestino Vincenzo Zandonati (34.500 reperti, di cui più di 400 iscrizioni in pietra).

Tra i monumenti che potevano essere collocati entro i recinti sepolcrali vi erano le are o altari; all’ambito funerario appartiene anche il trapezoforo (sostegno per tavolo) decorato da testa di Medusa e zampa leonina, che reca la dedica con il nome del defunto. Presso i monumenti funerari, tavoli e panche erano predisposti ad uso dei parenti nelle cerimonie dedicate ai defunti, o semplicemente a disposizione dei viandanti per un riposo prima di riprendere il cammino.

Espositore E

16. Dedica (?)
del centurione
e quattuorviro Tito Cassio Firmo

17. Dedica sacra – Epitafio18. Epitafio
di Cornelia Ermione
e di Valeria Aristoclia
19. Epitafio
alla suocera
Aquileiense Ursula

Dedica (?) del centurione e quattuorviro Tito Cassio FirmoDedica (?) del centurione e quattuorviro Tito Cassio Firmo

[ inv. 31573 ]
Trapezoforo (sostegno per mensa) in calcare rinvenuto a Aquileia. Nella parte alta del piede sagomato e bacellato, terminante con zampa leonina, è scolpita una testa di Medusa. Appartiene alla collezione Zandonati.
Prima metà del I sec. d.C.
CIL, V 906

T(itus) Cassius T(iti) f(ilius) Firmus
(centurio) leg(ionis) VIIII Hisp(anae), IIIIvir i(ure) d(icundo)

Tito Cassio Firmo, figlio di Tito,
centurione (= ufficiale di legione a capo di una centuria, manipolo di 80, 90 fanti) della legione Ottava Ispana, quattuorviro (= uno dei quattro magistrati a capo di Aquileia) giurisdicente (= dotato di potere legislativo) (pose/fece).

Dedica sacra - EpitafioDedica sacra – Epitafio

[ inv. 31593 ]
Dado centrale di piccola ara in calcare rinvenuto nel 1869 a Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 8387

Fortunatus,
C(aius) Sentius
Euticus,
Romanus
Karbasus,
Q(uintus) Pompeius
Anthus.

Fortunato,
Gaio Senzio
Eutico,
Romanio
Carbaso (e)
Quinto Pompeio
Anto (dedicarono? sono qui sepolti?)

Epitafio di Cornelia Ermione e di Valeria AristocliaEpitafio di Cornelia Ermione e di Valeria Aristoclia

[ inv. 31577 a-b ]
Altare funerario (ara) in calcare rinvenuta nel 1851 a Fiumicello (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
Presenta due iscrizioni, una sul coronamento e una sul dado, destinataa due defunte.
I sec. d.C.
CIL, V 982 e CIL, V 1437

D(is) M(anibus) s(acrum).
[V]aleriae Saturnini
lib(ertae) Aristocliae

Consacrato agli dei Mani (= divinità protettrici delle anime dei morti).
Alla madre Valeria Aristoclia,
liberta (= schiava liberata) di (… Valerio) Saturnino

Corneliae
M(arci) l(ibertae) Hermione
uxori optimaeL(ucius) Valerius
Aristus
IIIIII vir v(ivus) f(ecit)

A Cornelia
Ermione, liberta (= schiava liberata) di Marco,
moglie ottima, Lucio Valerio
Aristo
seviro (= membro di un’associazione religiosa) da vivo fece (il monumento funerario)

Epitafio alla suocera Aquileiense UrsulaEpitafio alla suocera Aquileiense Ursula

[ inv. 31578 ]
Parte inferiore di arula in calcare rinvenuta alle Marignane (Aquileia).
Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 1089

Aquileiens(i)
Ursulae
Cl(audius) Mettius
Evaristus
gener

Ad Aquileiense
Ursula
Claudio Mettio
Evaristo,
(suo) genero,(edificò il monumento funerario)


MONUMENTO DEGLI AQUATORES FERONIENSES

I recinti sepolcrali riunivano le sepolture di nuclei familiari, ma anche di collegi professionali come quello degli Aquatores Feronienses, la cui area sepolcrale venne alla luce nella seconda metà dell’Ottocento, in località Monastero ad Aquileia. Furono allora recuperati il cippo angolare con le misure dell’area del monumento, il coronamento d’altare, e due statue acroteriali di Aura, figura alata colta nell’atto di versare l’acqua da una brocca poggiata su una spalla (la gemella è conservata al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia). Una base con i nomi dei membri del collegio, invece, andò perduta.Il collegio, come dice il nome, aveva un carattere professionale legato in modo non meglio precisabile alla gestione di acque e acquedotti ed era posto sotto la tutela di Feronia, divinità di origine sabina.

Espositore F

20. Epitafio
del collegio
degli Aquatori Feroniensi
21. Aura acroteriale
del monumento
degli Aquatori Feroniensi
22. Misure
dell’area sepolcrale del collegio
degli Aquatori Feroniensi

Epitafio del collegio degli Aquatori Feroniensi

Epitafio del collegio degli Aquatori Feroniensi

[ inv. 31586 ]

Coronamento di altare funerario (ara) in calcare rinvenuto nel 1863 tra la Casa Bianca e Monastero (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
Prima parte del I sec. d.C.
CIL, V 8307

D(is) M(anibus) s(acrum)
Feroniensium
Aquatorum

Consacrato agli Dei Mani (= divinità protettrici delle anime dei morti)
degli Aquatori Feroniensi (= membri di un collegio, legato alla divinità Feronia, che aveva legami, non meglio determinabili, con l’acqua)

Nell’Ottocento era nota l’epigrafe incisa sul dado (ora perduto) con i nomi dei membri del collegio le cui ceneri erano accolte nel recinto sepolcrale.

Aura acroteriale del monumento degli Aquatori FeroniensiAura acroteriale del monumento degli Aquatori Feroniensi

[ inv. 8500 ]

Statua in calcare rinvenuta nel 1863 tra la Casa Bianca e Monastero (Aquileia) insieme alle due iscrizioni qui esposte. Appartiene alla collezione Zandonati.
Seconda metà del I sec. d.C.
La statua rappresenta un’Aura (figura femminile dotata di ali) nell’atto di versare da una brocca (urceus) appoggiata sulla spalla. La statua, insieme alla gemella ora conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, costituiva un elemento acroteriale di decorazione del monumento funerario del collegio degli Aquatori Feroniensi.

Misure dell'area sepolcrale del collegio degli Aquatori FeroniensiMisure dell’area sepolcrale
del collegio degli Aquatori Feroniensi

[ inv. 31587 ]

Cippo centinato in calcare rinvenuto nel 1863 tra la Casa Bianca e Monastero (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
La parte inferiore al grezzo è dotata di un foro per un miglior fissaggio nel suolo.
Prima metà del I sec. d.C.
CIL, V 8308

L(ocus) m(onumenti)
Fer(oniensium) Aquat(orum)
et, post mon(umentum)
A(uli) Livi, ustrin(um)
q(uo) q(uo) v(ersus) p(edes) XVI.
In fr(onte) p(edes) XXXX,
in agr(o) p(edes) LXX.

L’area del sepolcro degli Aquatori Feroniensi (= membri di un collegio, legato alla divinità Feronia)
e, dietro il monumento
di Aulo Livio, l’ustrino (= area in cui venivano bruciati i morti)
(che) in ogni lato (è) di 16 piedi (= circa 4,8 m).
Sul lato strada (misura) 40 piedi (= circa 11,8 m),
verso la campagna 70 piedi (= circa 20,7 m).

Il recinto sepolcrale destinato ai membri del collegio era delimitato da altri tre cippi identici. Nelle vicinanze (dietro il monumento di Aulio Livio) si trovava anche l’ustrino, l’area in cui venivano bruciati i cadaveri dei defunti.

STELE E CIPPI AQUILEIESI

Provenienti dalle necropoli aquileiesi, i cippi erano posti all’interno o presso i muretti che cingevano i recinti sepolcrali, a ridosso delle strade esterne alla città.
I cippi angolari sono delle stele, in genere di minore grandezza e sempre più semplici, che ricordano le dimensioni del lotto sepolcrale (locus monumenti) riportando la misura in piedi (unità di lunghezza romana corrispondente circa a 29,5 centimetri) tanto in fronte, per la larghezza o affaccio sulla strada, che in agro, in profondità nella campagna.
Oltre a ricoprire una funzione di documento di confine di proprietà, i cippi dimostravano contemporaneamente la ricchezza dei proprietari che si erano potuti permettere un’area di tale estensione.

Espositore G

23. Misure
dell’area sepolcrale
di Gaio Giulio Vitulo
24. Misure
dell’area sepolcrale
25. Epitafio
di Lorenzia Iucunda
26. Misure dell’area sepolcrale

Misure dell'area sepolcrale di Gaio Giulio VituloMisure dell’area sepolcrale di Gaio Giulio Vitulo

[ inv. 31579 ]

Cippo centinato in calcare rinvenuto nel 1857 a Ronchi di Terzo (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
I sec. d.C.
CIL, V 1259

C(aius) Iuli
Vituli
l(ocus) q(uo)q(uo) v(ersus)
p(edes) XVI

L’area (del sepolcro) di Gaio Giulio
Vitulo
(misura)in ogni direzione
16 piedi (= circa 4,8 m)

Misure dell'area sepolcraleMisure dell’area sepolcrale

[ inv. 31595 ]

Cippo centinato in calcare rinvenuto nel 1862 ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 8542

 L(ocus) m(onumenti)
in fr(onte)
p(edes) XL
in agr(um)
p(edes) XL[[.]]V

L’area del sepolcro
sul lato strada
40 piedi( = circa 11,8 m),
verso la campagna
45 piedi ( = circa 13,3 m)

Epitafio di Lorenzia IucundaEpitafio di Lorenzia Iucunda

[ inv. 31580 ]

Stele in calcare rinvenuta nel 1855 nei possedimenti Cassis della Beligna (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
I sec. d.C.
CIL, V 1276

D(is) M(anibus).
Lorentiae
Iucundae
——

Agli Dei mani (= divinità protettrici delle anime dei morti)
A Lorenzia
Gioconda
….

Misure dell'area sepolcraleMisure dell’area sepolcrale

[ inv. 31594 ]

Cippo rettangolare in calcare rinvenuto nel 1858 nella laguna di Grado. Appartiene alla collezione Zandonati.
La terza riga fu riscritta, probabilmente per correggere le misure.
II sec. d.C.
CIL, V8530

L(ocus) in fr(onte) p(edes)
XVI, in ag(rum)
p(edes) XLVIII

L’area (del sepolcro misura) sul lato strada
16 piedi (= circa 4,7 m), verso la campagna
48 piedi (= circa 14,2 m)

URNE AQUILEIESI

Nel mondo dell’antica Roma l’incinerazione era il rito più frequente: il defunto veniva cremato, e le ceneri del rogo erano raccolte e riposte in un contenitore di vetro, l’olla, collocata a sua volta in un’urna di pietra. Questa urna poteva essere essa stessa l’unico monumento funerario ed aveva un’iscrizione in cui era riportato il nome del defunto in una formula che sottintendeva la parola “ossa” (“ossa di …”). A volte le urne erano anche decorate, tanto le pareti del vaso (a imitazione di una cesta, o con la tabula ansata) che il coperchio (con figure in rilievo o un motivo a fiamma), ed erano esposte all’interno del recinto.

Le urne più comuni, se semplici e dalle superfici grezze, erano collocate nel monumento principale o sepolte sotto terra, vicino ad esso. Di forma circolare o quadrata, presentano i segni delle grappe metalliche che servivano a fissarne il coperchio.

Notevole per il nome è l’autore dell’urna di Urbana, Lucio Celio Tergestino, aquileiese di fatto ma in qualche modo legato a Tergeste.

Espositore H

27. Epitafio
di Urbana
da parte di Lucio Celio Tergestino
   
28. Epitafio
di Sabino
29. Epitafio
di Veneteia Nèbride
30. Epitafio
di Campanio Nicolao
31 Epitafio
di Gaio Lucrezio Essorato

Epitafio di Urbana da parte di Lucio Celio TergestinoEpitafio di Urbana da parte di Lucio Celio Tergestino

[ inv. 8512 ]

Urna cineraria quadrata in calcare rinvenuta nel 1887 alla Colloreda, tra Morsan e Belvedere (Aquileia).
II sec. d.C.
CIL, V 8450

L(ucius) Coelius Tergestinus Urbanae suae v(ivus) f(ecit). Ossa hic.Lucio Celio Tergestino a Urbana sua (moglie) fece da vivo. Le ceneri (sono) qui (collocate)

Epitafio di SabinoEpitafio di Sabino

[ inv. 12612 ]

Urna cineraria rotonda in calcare rinvenuta nel 1860 ad Aquileia.
Appartiene alla collezione Zandonati.

II sec. d.C.
CIL, V 8450

Sabini ann(os) X.(Ceneri) di Sabino dell’età di dieci anni

Epitafio di Veneteia NèbrideEpitafio di Veneteia Nèbride

[ inv. 31596 ]

Urna cineraria quadrata in calcare rinvenuta nel 1872 ad Aquileia.
Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 8480

Veneteia (feminae) l(ibertae) Nebris ann(os) hic XVIIIVeneteia Nebride, liberta di una donna, dell’età di diciotto anni, è qui sepolta

Epitafio di Campanio NicolaoEpitafio di Campanio Nicolao

[ inv. 559 ]

Urna cineraria rotonda in calcare rinvenuta ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati. L’iscrizione è scolpita entro tabula ansata.
II-III sec. d.C.
CIL, V 8354

Campanius Nicolaus d(e) s(uo) s(ibi)Campanio Nicolao a sue spese (fece il sepolcro) per sé

Epitafio di Gaio Lucrezio EssoratoEpitafio di Gaio Lucrezio Essorato

[ inv. 8511 ]

Urna cineraria rotonda in calcare rinvenuta nel 1852 nei pressi del mulino (Aquileia).
Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 1280

C(ai) Lucreti Exorati(Ceneri)di Gaio Lucrezio Essorato

INSTRUMENTUM

Nel II ripiano, nell’angolo opposto al muro, sono raccolti alcuni strumenti in pietra.
Le macine da grano erano in pietra granulosa e dura per agevolare la frantumazione del cereale.
Appartengono a macine per olive le pietre di forma semisferica che venivano inserite su un parallelepipedo di legno ruotante su perno, a sua volta fissato su una colonna al centro di un contenitore in pietra.
Il grande blocco su cui poggiano è uno sgocciolatoio per torchio, con la canaletta per convogliare e raccogliere i liquidi ricavati dalla spremitura.

Pesi in Pietra

Pesi

PesiI pesi in pietra hanno diverse forme e in alcuni casi sono dotati di un manubrio di metallo per poter essere appesi ai ganci oppure di incavi laterali per facilitare la presa e il posizionamento sui piatti della bilancia.
Alcuni sono iscritti e recano l’indicazione del peso oppure il nome (o le iniziali) del possessore, il quale garantisce implicitamente il peso dichiarato.
Per corrispondere al peso campione (depositato presso le autorità) possono anche essere scavati nella base

Sgocciolatoio per torchio

Gli sgocciolatoi costituiscono la parte sottostante dei torchi e hanno lo scopo di convogliare e raccogliere i liquidi ricavati dalla spremitura.

colatoio

Archi aquileiesi del II Ripiano

La collezione Zandonati è composta da migliaia di oggetti di differente tipologia, tra cui circa 400 iscrizioni greche e latine, delle quali buona parte sono ancora murate nei sei archi del muro lungo via della Cattedrale.

L’ambito cronologico a cui si riferiscono questi monumenti è piuttosto ampio: si va dalla prima metà del I secolo d.C. con alcune iscrizioni funerarie o onorarie, alla fine del V secolo, quando ormai il messaggio cristiano era divenuto preponderante.

Le formule iscritte ricordano che il monumento poteva essere stato realizzato dal proprietario da vivo, per sé e per la famiglia o amici; poteva altresì essere stato eretto da altri (familiari o amici) per esecuzione di disposizioni testamentarie.Non può mancare il nome del defunto con le sue cariche, raramente vi è espressa l’età della morte, più comune l’indicazione della liberalità verso chi poteva esservi sepolto, o altrimenti il divieto che gli eredi entrassero in possesso della tomba ( H(oc) M(onumentum) H(eredes) N(on) S(equetur) ) per scongiurare che l’area venisse venduta e le sepolture disperse insieme al ricordo del nome dei defunti.

Le iscrizioni cristiane, non soltanto in latino ma anche in greco, sono in buon numero e sono murate nei primi tre archi da sinistra; alcuni esemplari, specialmente quelli con decorazioni raffiguranti animali e devoti in preghiera, sono stati tolti e ricoverati all’interno del Museo. Si caratterizzano per una certa fissità nei formulari ma anche per una gamma piuttosto ampia di notazioni affettuose nei confronti dei propri cari deceduti.

Arco 1

Arco 1

[ Di seguito le schede dei frammenti evidenziati ]

Epitafio del legionario Gaio L... Ispano, originario di PalenciaEpitafio del legionario Gaio L… Ispano, originario di Palencia

[ inv. 31600 ]
Stele in calcare rinvenuta ad Aquileia.
I sec. d.C.
CIL, V 920

C(aius) L(—) Ispanus,
m(iles) l(egionis) VII G(eminae) F(elicis),
Palentinus
a(nnorum) XX. H(ic) s(itus) es(t)

Gaio L… Ispano,
soldato della legione Settima Gemina Felice,
originario di Palencia (Spagna),
di 20 anni. È qui sepolto

Epitafio di FloridaEpitafio di Florida

[ inv. 31863 ]
Lastra in marmo rinvenuta nel 1858 ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
IV-V sec. d.C.
CIL, V 8614

B(onae) m(emoriae)
Floridae [feminae boni-]
tate sua[vi —]
deposita [—]
idus Sept(embres) ei[— uxo-]
ri dulcissim[ae — contra]
votum pos[uit —]

Alla buona memoria
di Florida, donna di bontà
soave …
sepolta il giorno …
delle idi di Settembre ( = tra il 6 e il 12 settembre) …
alla moglie dolcissima,
a seguito di un voto, pose …

Epitafio di FelicitàEpitafio di Felicità

[ inv. 31704 ]
Lastra in marmo rinvenuta ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
IV-V sec. d.C.
CIL, V 8578

——
[sine ulla qu]erel(l)a,
[—]e Felicitas


senza nessun litigio
… Felicità

Epitafio di GaudenziaEpitafio di Gaudenzia

[ inv. 31878 ]
Lastra in marmo rinvenuta ad Aquileia e acquistata da C. Kuntz nel 1874.
IV-V sec. d.C.
CIL, V 8623

Innocen[tissime — fe-]
mine Gaude[ntiae —]
us vixit a[nnos —]
[—]IX[—]
——

Alla moglie innocente e pura …
Gaudenzia …
… visse anni …
… nove …

 

Arco 2

Arco 2

[ Di seguito le schede dei frammenti evidenziati ]

Epitafio di AntoninoEpitafio di Antonino

[ inv. 31615 ]
Lastra in calcare rinvenuta a Santo Stefano (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
IV-V sec. d.C.
CIL, V 1626

Memoria
Antonini

In ricordo di
Antonino

Epitafio di Gioviano, originario di Troia (Puglia)Epitafio di Gioviano, originario di Troia (Puglia)

[ inv. 31876 ]
Lastra in calcare rinvenuta ad Aquileia. La lastra era già scheggiata quando è stata scolpita l’epigrafe. Appartiene alla collezione Zandonati.
V sec. d.C.
CIL, V 8582

Hic positus es-
t Iovianus,
civis Aecanu-
s Apulus. D(e)p(ositus)
d(ie) III nonas Au-
g(ustas)

Qui è sepolto
Gioviano,
cittadino di Aeca in Puglia ( = odierna Troia).
Sepolto
il terzo giorno prima delle none di Agosto >= il 3 agosto)

Epitafio di MartiniaEpitafio di Martinia

[ inv. 31856 ]
Lastra in calcare rinvenuta a Santo Stefano (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
IV-V sec. d.C.
CIL, V 1684 = CIL, V 8586

[—M]artinia [—]
[—a]nn(os) LXXV [—]
[reces]sit in pac[e —]
[—]IIII kal(endas) Iu(nias, -lias)

Martinia …
… di 75 anni …
morì in pace …
il giorno …4 prima delle Calende di giugno o luglio (= il 19, il 24 o il 29 maggio oppure il 18, il 23 o il 28 giugno)

Epitafio di Mucaiano

[ inv. 31854 ]
Lastra in calcare rinvenuta ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
IV sec. d.C.
CIL, V 8631

[—] Mucaiano
[qui vi]xit ann(os) L, m(enses) IIII
[—] coniu(n)x ipsius
[—]maea+[—]
——

… a Mucaiano,
che visse 50 anni, 4 mesi
… sua moglie
…mea…

Dedica in onore di [---]leio PetronianoDedica in onore di [—]leio Petroniano

[ inv. 31628 ]
Frammento di lastra (?) in calcare rinvenuto nel 1861 ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
I sec. d.C.
CIL, V 8297

——
[—]laei
Petroniani fili sui,
ob indulgentiam
ordinis quod eum
in locum eius
sac[erd]otem
c[ooptavit].
——?


… di ..leio
Petroniano, suo figlio,
grazie alla benevolenza del collegio(sacerdotale),
poiché al suo posto,
quale sacerdote,
lo elesse
….


Arco 3

Arco 3

[ Di seguito le schede dei frammenti evidenziati ]

Epitafio di Ciriaca da parte del marito UrsoEpitafio di Ciriaca da parte del marito Urso

[ inv. 31620 ]
Lastra circolare in marmo rinvenuta ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
IV sec. d.C.
CIL, V 1701

Bene memor-
ie. Quiriaceti. Ursu-
s con pari dulcis
sime qui vixit
ann(os) XXX, m(enses) II
d(ies) XV. In p(ace) recest

Al buon ricordo.
A Ciriaca. Urso (fece)
alla compagna dolcissima
che visse
30 anni, 2 mesi,
15 giorni. Morì in pace

Epitafio di Felice PascasioEpitafio di Felice Pascasio

[ inv. 31619 ]
Lastra in calcare rinvenuta ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati. Due corone decorano la lastra.
V sec. d.C.
CIL, V 1692

Felix Pascasius.
vicsit annos
n(umero) V in pace

Felice Pascasio
(il quale) visse
5 anni in pace

Epitafio di GiustoEpitafio di Giusto

[ inv. 31617 ]
Lastra in calcare rinvenuta ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
V sec. d.C.
CIL, V 1677

[B(onae)] m(emoriae).
[—] co(n)iugi Iusto ben[e]
[merenti q]ui vixit mecu(m) an[nos —]
[mense]s VIIII, dies VI. Co[niux et]
[filii o]mnes digno
[posuer]unt

Al buon ricordo.
… al coniuge Giusto, che lo merita,
il quale visse con me … anni
9 mesi, 6 giorni. La moglie e
i figli tutti(a lui) degno
posero (il monumento funebre)

Epitafio di ... da parte di Eleutero e di UrsicinaEpitafio di … da parte di Eleutero e di Ursicina

[ inv. 31621 ]
Frammento di lastra in calcare rinvenuta alla Beligna (Aquileia).
Appartiene alla collezione Zandonati.
IV-V sec. d.C.
CIL, V 1720

[— dormis cum ii]s, qui, ante te mi(hi)
[erepti, quiet]em heterna(m) pet(i)be
[r(unt) benemere]nt(es), quorum ispiritus
[inter sanctos] acceptus est.
[Eleu]terus, Ursici-
[na parentes] fecerunt

… riposa con quelli che, prima di te a me
strappati, ambirono alla quiete eterna
meritandolo. Il loro spirito
fu accolto tra i santi.
Eleutero(e) Ursicina,
i genitori, fecero (il monumento funebre)

Epitafio della colliberta SoterideEpitafio della colliberta Soteride

[ inv. 31613 ]
Stele in marmo con frontone inscritto rinvenuta ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 1381

D(is) M(anibus).
Soterid[i]
collibert[ae]
Glycer[a]
piissim[a]

Agli Dei Mani (= divinità protettrici delle anime dei morti).
A Soteride
colliberta(= schiava liberata dallo stesso padrone)
Glicera
amorevolissima (fece il monumento funebre)

Epitafio di ... collocato dalla madre e dal padreEpitafio di … collocato dalla madre e dal padre

[ inv. 31755 ]
Frammento di lastra in calcare rinvenuta ad Aquileia.
Appartiene alla collezione Zandonati.
IV sec. d.C.
CIL, V 8627

——?
[—] mater
et pate[r]
contra
votum
posuerunt

….
… madre
e padre
contro il
(loro) desiderio
posero (il monumento)


 

Arco 4

Arco 4

[ Di seguito le schede dei frammenti evidenziati ]

Epitafio a ... da parte della moglie AureliaEpitafio a … da parte della moglie Aurelia

[ inv. 31666 ]
Lastra in calcare rinvenuta nel 1855 alla Beligna (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
IV sec. d.C.
CIL, V 1632

[— optimo?] civi
[qui vixit] ann(os) p(lus) m(inus)
[—] Aurelia
[— co]niux
[—] cum
[quo vixit? ann]os
[—] d(ies) X
——

… all’ottimo cittadino
che visse all’incirca … anni
… Aurelia,
(sua)moglie,
…. con
la quale visse … anni
… dieci giorni….

Epitafio di Candi...Epitafio di Candi…

[ inv. 31875 ]
Quattro frammenti di lastra in calcare rinvenuta ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
V sec. d.C.
CIL, V 8576

Hic iace[t —]
Candi+[—]
pred[—]
cerunt [—]
honor+ [—]
dim vol[—]
[—]teri iu[—]
——

Qui giace
Candi…

fecero (o posero)
onor…

Epitafio di Tito Gavio Urbano e di Voltilia Iade - 1Epitafio di Tito Gavio Urbano e di Voltilia Iade

Epitafio di Tito Gavio Urbano e di Voltilia Iade - b[ inv. 31609 a-b ]
Blocco in calcare rinvenuto a Terzo di Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
Prima metà del I sec. d.C.
CIL, V 1232

T(itus) Gavius T(iti) l(ibertus)
Urbanus v(ivus) f(ecit)
sibi et suis,
Voltiliae (feminae) libertae
Iadi coniugi.
Peticia L(uci) l(iberta) Chelido,
Voltilia P(ubli) f(ilia) Paulla.
L(ibertis) l(ibertabusque).
L(ocus) m(onumenti) q(uo)q(uo) v(ersus) p(edes) XVI

Tito Gavio Urbano, liberto,(= schiavo liberato di Tito,
da vivo fece (costruire il monumento funebre)
per sé e per i suoi
(e) per Voltilia Iade, liberta di una donna (della famiglia Voltilia),
(sua)moglie.
Peticia Chelidone, liberta di Lucio,(e)
Voltilia Paulla, figlia di Publio (sono qui sepolte).
(La tomba è aperta) ai liberti e alle liberte.
L’area del sepolcro (misura)16 piedi in ogni lato (= circa 4,8 m)

Epitafio di Marco Rennio Terzio e della sua libertaEpitafio di Marco Rennio Terzio e della sua liberta

[ inv. 31640 ]
Lastra in calcare rinvenuta nel 1858 a sud della Basilica Patriarcale di Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 8444

M(arcus) Rennius M(arci) f(ilius)
Tertius t(estamento) f(ieri) i(ussit)
sibi et Renniae M(arci) l(ibertae)
Urbanae libertae suae
suisque omnibus

Marco Rennio Terzio, figlio di Marco, nel
testamento stabilì che fosse costruito (il monumento funebre)
per sé e per Rennia Urbana, liberta di Marco(= schiava liberata),
sua liberta (e) per tutti i suoi

Epitafio di Gaio Castricio CelereEpitafio di Gaio Castricio Celere

[ inv. 31635 ]
Lastra in calcare rinvenuta nell’isola di Muttaron (Grado). Appartiene alla collezione Zandonati.
Prima metà del I sec. d.C.
CIL, V 8360

C(aius) Castricius
C(ai) f(ilius)
Fabia Celer

Gaio Castricio Celere,
figlio di Gaio,
iscritto alla tribù Fabia (= distretto di voto)
(è qui sepolto)


 

Arco 5

Arco 5

[ Di seguito le schede dei frammenti evidenziati ]

Iscrizione in onore del senatore Tito Cesernio Stazio Quinzio Macedone QuinzianoIscrizione in onore del senatore Tito Cesernio Stazio Quinzio Macedone Quinziano

[ inv. 31627 ]
Frammento di lastra rinvenuto nel 1858 nel fondo Ritter (Aquileia). L’incavo e i fori indicano che l’iscrizione era formata con lettere di bronzo (litterae aeris). Appartiene alla collezione Zandonati.
Prima metà del II sec. d.C.
CIL, V 8312

——
[T(ito) Caesernio Stat(io)] Qu[inct(io—]
[Macedoni Qui]nct[iano]
[co(n)s(uli), sod(ali) Aug(ustali), cu]ra[tor(i) —]
——


a Tito Cesernio Stazio Quinzio
Macedone Quinziano,
console, sodale augustale ( = membro di un collegio per il culto imperiale), curatore …

Misure dell'area sepolcrale di H... L... e V... A...Misure dell’area sepolcrale di H… L… e V… A…

[ inv. 31646 ]
Frammento di cippo centinato in calcare rinvenuto nel 1862 ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
I sec. d.C.
CIL, V 8501

L(ocus) m(onumenti) (et) s(epulturae)
H(—) L(—) (et) V(—) A(—).
In fr(onte) p(edes) L,
in ag(ro) p(edes) L

Area del monumento e della sepoltura di
H… L… e di V… A… (= i nomi in forma estesa stavano sul monumento principale.
Sul lato strada (misura) 50 piedi (= circa 14,5 m),
sul lato campagna 50 piedi(= circa 14,5 m)

Epitafio di un legionario originario di SestatiumEpitafio di un legionario originario di Sestatium

[ inv. 31601 ]
Parte inferiore di stele rinvenuta ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
I sec. d.C.
CIL, V 926

——
[S]eptumae Gem(inae),
dom(o) Sestatio,
an(norum) XXV,
(centuriae) M(arci) Pedonis.


(della legione) Settima Gemina,
di Sestatium (= località ignota della Gallia o della Spagna)
di 25 anni,
della centuria (= unità di circa cento soldati) di Marco Pedone.

Epitafio di Marco Rennio Terzio e della sua libertaEpitafio di Marco Rennio Terzio e della sua liberta

[ inv. 31640 ]
Lastra in calcare rinvenuta nel 1858 a sud della Basilica Patriarcale di Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 8444

M(arcus) Rennius M(arci) f(ilius)
Tertius t(estamento) f(ieri) i(ussit)
sibi et Renniae M(arci) l(ibertae)
Urbanae libertae suae
suisque omnibus

Marco Rennio Terzio, figlio di Marco, nel
testamento stabilì che fosse costruito (il monumento funebre)
per sé e per Rennia Urbana, liberta di Marco(= schiava liberata),
sua liberta (e) per tutti i suoi

Misure dell'area sepolcrale di Gaio Vibio ValenteMisure dell’area sepolcrale di Gaio Vibio Valente

[ inv. 31644 ]
Parte superiore di cippo centinato rinvenuto nel 1860 ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
I sec. d.C.
CIL, V 8487

L(ocus) m(onumenti)
C(ai) Vibii
Valentis
in fr(onte) p(edes) XXXII
in a[gr(um) p(edes) —]

L’area del sepolcro
di Gaio Vibio
Valente
(misura) sul lato strada 32 piedi (= circa 9,28 m)
verso la campagna piedi …

Dedica in onore di un patrono di AquileiaDedica in onore di un patrono di Aquileia

[ inv. 30603 ]
Frammento di lastra o base in calcare rinvenuto ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 1005

——
[—]mi[—]
[patro]no colon[iae —]
[— u]s Pompon[—]
[— ami]co kariss[imo].
L(oco) d(ato) d(ecreto) d(ecurionum)


…mi…
per il patrono della colonia (di Aquileia)
…o Pompon…
per l’amico carissimo (fece).
Il posto (per il monumento fu) assegnato con decreto dei decurioni (= il consiglio municipale)

Epitafio dei SeptimiiEpitafio dei Septimii

[ inv. 31612 ]
Blocco in calcare rinvenuto nel 1774 o 1776 ad Aquileia. Appartiene alla collezione Zandonati.
I sec. d.C.
CIL, V 1370

L(ucius) Septumius
L(uci) f(ilius) Firmus
fieri iussit.
Septumia [L(uci)] f(ilia)
Gemina soror,
Blassia L(uci) f(ilia)
Paulla uxor
ex testamento
fecere

Lucio Settimio
Firmo, figlio di Lucio,
stabilì che fosse fatto (il monumento funebre).
Settimia Gemina,
figlia di Lucio,(sua) sorella,
(e) Blassia Paulla,
figlia di Lucio,
edificarono
secondo il testamento


Arco 6

Arco 6

[ Di seguito le schede dei frammenti evidenziati ]

Epitafio del pretoriano Gaio Rufreno, originario di FanoEpitafio del pretoriano Gaio Rufreno, originario di Fano

[ inv. 13714 ]
Frammento di stele centinata in calcare rinvenuto nel 1846 a Santo Stefano (Aquileia).
Appartiene alla collezione Zandonati.
Prima metà del I sec. d.C.
CIL, V 931

C(aius) Rufrenus
C(ai) f(ilius) Pol(lia) Fano
Fortunae
miles c(o)hor(tis)
VII praeto(riae),
militavit
annos XIII
——

Gaio Rufreno,
figlio di Gaio, iscritto alla tribù Pollia (= distretto di voto),
di Fano Fortuna,
soldato della coorte
Settima Pretoria (= corpo militare di stanza a Roma)
militò
13 anni
….

Dedica della ricostruzione di un sacello Dedica della ricostruzione di un sacello

[ inv. 31631 ]
Frammento destro di architrave in calcare rinvenuto nel 1863 alle Marignane (Aquileia). La parte sinistra si conserva nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.  Appartiene alla collezione Zandonati.
I sec. d.C.
CIL, V 8315

Compitum restitut(um) ex pe[cunia —]

Il sacello (fu) ricostruito con denaro …

Epitafio dello schiavo ... da parte di Appuleio SinistoreEpitafio dello schiavo … da parte di Appuleio Sinistore

[ inv. 31606 ]
Parte centrale di stele in calcare rinvenuta in località “il Cristo” (Aquileia).
Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 1081

——
Appul(eius)
Synhistor
conservo
piissimo


Appuleio
Sinistore
al conservo (= compagno di schiavitù)
amorevolissimo

Epitafio di Aurelia FelicitàEpitafio di Aurelia Felicità

[ inv. 31605 ]
Stele in calcare con frontone e acroteri rinvenuta in piazza del Capitolo (Aquileia). Appartiene alla collezione Zandonati.
IV sec. d.C.
CIL, V 1025

Aur(elia) Felici-
tas, nat(ione) Ra-
bennas, que
vixit an(nos) XXIII
I. Gemellus
k(oniugi) k(arissimae)

Aurelia Felicità,
originaria
di Ravenna, che
visse 24 anni.
Gemello
alla coniuge carissima (fece il monumento funebre)

Dedica del rifacimento del portico della Bona Dea e dell'edicola di FonioneDedica del rifacimento del portico della Bona Dea e dell’edicola di Fonione

[ inv. 31597 ]
Lastra in calcare rinvenuta a Santo Stefano (Aquileia).
Appartiene alla collezione Zandonati.
metà I sec. d.C.
CIL, V 757

Aninia M(arci) f(ilia) Magna et
Seia Ionis et Cornelia Ephyre
magistrae B(onae) D(eae)
porticum restituerunt et
aediculam Fonionis

Aninia Magna, figlia di Marco, e
Seia Ionide e Cornelia Efire,
ministre(del culto)della Bona Dea,
rifecero il portico e
il tempietto della (divinità) Fonione

Dedica onoraria per Aulo Cesilio Acastino

Dedica onoraria per Aulo Cesilio Acastino

[ inv. 31599 ]
Base o lastra in calcare rinvenuta nel 1851 in località “Muri” (Aquileia).
Appartiene alla collezione Zandonati.
II sec. d.C.
CIL, V 903

A(ulo) Caesilio A(uli) f(ilio) Vel(ina)
Acastino, p(rimi) p(ilo),
IIII viro iure dic(undo), q(uin)q(uennali),
reip(ublicae) suae amantissimo
municip(es) et incol(ae) in solacium
amissi optimi et ra[rissim]i civ[is].
[L]ocus datus de[cret]o dec[u]rion(um).

Per Aulo Cesilio Acastino, figlio di Aulo, iscritto alla tribù Velina
(= distretto di voto di Aquileia, primipilo (= ufficiale di legione),
quattuorviro (= uno dei quattro magistrati di Aquileia) giurisdicente (= dotato di potere legislativo), quinquennale (= con funzioni di censore) devotissimo alla (sua) città, i cittadini e gli stranieri domiciliati in città per la consolazione della perdita di un ottimo e davvero unico (con)cittadino (fecero il monumento) .
Il posto (fu) assegnato per decreto dei decurioni (= il senato municipale)

 

Le Collezioni

L’Orto Lapidario

Giardino del Capitano

Lapidario Tergestino

Histri in Istria

Condividi