Catalogo dei pezzi esposti
Gioielli e oggetti d’uso personale
01. GIOIELLI IN ORO E CORNIOLA
I secolo d.C.; inv. 1437
Questi gioielli provengono da tombe scoperte in Istria (oggi Croazia), nel Comune di Umago, presso la baia di San Giovanni della Corneta, accanto ai resti di una ricca villa padronale romana con strutture portuali e approdi naturali.
Dai corredi:
raffinata collana a piccole maglie di filo d’oro intervallate dall’inserimento al centro di una serie di 14 perline lenticolari di corniola (che pare il risultato del montaggio di due diverse collane);
due piccoli anelli in oro con piastrina liscia incisa uno con scorpione e l’altro con aquila;
gancio di orecchino con piccolo pendente;
gemma in corniola, non incastonata, con inciso un atleta stante presso una colonnina.
04. SPECCHIO IN BRONZO CON SCENA FIGURATA
bronzo, rifiniture a cesello e in argento
I-II secolo d.C.
Inv. 1346
Di probabile produzione campana o di Roma, è stata rinvenuto ad Aquileia.
Nella scena,una donna, seduta su trono, con lungo scettro sul braccio destro, allatta un bambino; accanto sta una donna in piedi e, dietro, un uomo alato: vi si riconosce l’allattamento di Ercole da parte di Giunone, accompagnata da Minerva, mentre l’uomo può essere Hypnos/Somnus. Versione del mito in cui Giunone ritrova Ercole bambino abbandonato e pietosa se lo porta al seno; il morso del poppante la ferisce ed ella lo allontana facendo scaturire uno spruzzo di latte, origine della Via Lattea.
Questo soggetto sul retro di uno specchio può essere interpretato come auspicio per la procreazione di un figlio forte e sano.
06. SCATOLINE CILINDRICHE PER COSMETICI IN OSSO
I-II secolo d.C.
Inv. 18915 e 18914 S.830 con coperchio
Fibule in bronzo
Le fibule sono spille di sicurezza usate nell’antichità per fermare vesti e mantelli.
Data la notevole quantità di esemplari conservatisi e la variabilità nella loro forma e nella decorazione secondo i luoghi e i tempi, le fibule costituiscono un campo di ricerca molto sviluppato.
La suddivisione tipologica di questi oggetti offre infatti un valido sostegno nella datazione dei complessi archeologici in cui vengono ritrovati, nella identificazione delle correnti di traffico e di eventuali influssi culturali, nonché, in taluni casi, nella precisazione dell’appartenenza sociale degli antichi proprietari.
Gli esemplari qui esposti costituiscono una scelta tra i numerosi tipi di fibule diffusi in epoca romana nel territorio dell’attuale Friuli-Venezia Giulia e zone limitrofe.
34 a-d. FIBULA AD ARCO FORTEMENTE PROFILATO
Originaria dell’arco alpino orientale
I – II secolo d.C.
Inv. 5185; inv. 5191; inv. 5180 da Aquileia?; inv. 5188
35 a-b. FIBULA AD ARCO FORTEMENTE PROFILATO
Originaria dell’arco alpino orientale
I – II secolo d.C.
Inv. 5190; inv. 5187 da Salona
36 a-b. FIBULA A DOPPIO NODO
Variante di ambito norico-pannonico
I – II secolo d.C.
Inv. 5195; inv. 5194
37 a-c. FIBULA A CERNIERA (TIPO AUCISSA)
Diffusa in tutto il mondo romano
20 a.C. – 50 d.C.
Inv. 8949; inv. 8989; inv. 8990
39 a-c. FIBULA A GINOCCHIO (TIPO JOBST 13)
Originaria dell’area norico-pannonica.
150 – 230 d.C.
Inv. 1447 da Aquileia?; inv. 8984; inv. 8985
40 a-c. FIBULA A GINOCCHIO (TIPO JOBST 13B)
Forse di origine aquileiese
170 – 250 d.C.
Inv. 8933; inv. 8983; inv. 8982
41 a-d. FIBULA CON NODI A CIPOLLA ZWIEBELKNOPFFIBEL
Legata all’ambito militare romano.
250 – 450 d.C.
Inv. 5531; inv. 8993; inv. 8950; inv. 8932 dalla Bassa Carniola
43 a-c. FIBULA A CERNIERA (TIPO HRUŠICA)
Originaria di Aquileia.
400 – 520 d.C.
Inv. 8996; inv. 8995; inv. 5182
44 a-b. FIBULA A TENAGLIA (TIPO FEUGÈRE 32)
Diffusa in tutta Europa.
I – IV secolo d.C.
Inv. 1438 da Aquileia?; inv. 5197
Gemme incise
Castoni per anelli o ciondoli, le gemme in diverse pietre dure semipreziose erano ammirate per i loro colori e il valore protettivo o simbolico loro attribuito dagli antichi.
La serie di gemme appartiene alla collezione Sartorio: per la maggior parte i pezzi provengono dal sito archeologico di Aquileia e sono montati in anelli in oro moderni.
Si tratta di piccolissimi capolavori, gioie per le donne che le indossarono e per gli uomini che ne fecero emblemi della propria ideologia e personalità usandoli come sigilli. Un mondo di frivolezza ma anche di religiosità, superstizione e messaggio politico, eco della vita dell’antica Aquileia romana.
Sono oggi manufatti capaci di creare meraviglia, ammirazione e incredulità per la perfezione degli intagli in uno spazio così ridotto (da 0,8 a 2 centimetri al massimo) e su un materiale difficile da lavorare soprattutto con gli strumenti di allora.
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- corniola raffigurante la dea Atena davanti ad un’ara ardente, II-III d.C., S. 774
- corniola con Ercole nell’atto di sollevare il toro di Creta, fine I a.C. – inizio I d.C., S.730
- diaspro rosso con testa umana alla quale un’aquila e un gallo formano l’elmo con la paragnatide (protezione delle guance), metà I d.C., S.727
- nicolo con amorino che guida un cocchio trainato da due galletti, I d.C., S.748
- nicolo con bove gradiente verso sinistra, I d.C., S.784
- corniola con maschera di vecchio schiavo, metà I d.C., S.717
46
- corniola con testa ritratto e lituus (bastone dell’augure), metà I a.C., S.715
- corniola con Vittoria su biga, inizi I d.C., S.755
- ametista con la dea Tyche – Fortuna con cornucopia e timone, inizi I d.C.; S.729
- corniola con panoplia: formata da una corazza, al centro, tra scudo con d elmo e schinieri con asta, I d.C., S.777
- corniola con aquila tra due insegne legionarie e in alto testa del Sole, II d.C., S.763
- plasma con il dio Mercurio, II-III d.C.; S.788
Oggetti belli e utili
07. AMULETI A FORMA DI FALLO IN BRONZO
Pendenti molto diffusi, con funzione di protezione contro il malocchio in particolare per le persone esposte ai rischi, come i bambini nei confronti delle malattie o i militari nello svolgimento del loro servizio.
I-III secolo d.C.
Inv. 5483 (dall’Istria), 5479, 18647
11. AGHI IN OSSO E BRONZO
Gli aghi a cruna composita furono forse usati come spille di sicurezza.
Gli aghi con terminazione superiore piatta e con terminazione superiore a cono avevano invece con ogni probabilità lo stesso utilizzo di quelli attuali.
Tali oggetti furono diffusi durante tutta l’epoca romana.
Bronzo inv. 5541, 5552, 5560, 5561
Aghi in osso a singolo foro su cruna appiattita
Inv. 18798-18801
Spilloni in osso
18. Lungo spillone con testa a forma di bulbo e collarini
I-II secolo d.C. inv. 18823
Sei spilloni con testa piatta o a cono molto basso non distinta dallo stelo, probabilmente impiegati nella divisione delle ciocche dei capelli (acus discriminales)
I-inizio IV secolo d.C.; inv. 18824-18829
Tre spilloni con testa conica non distinta dallo stelo
I-IV secolo d.C.; inv. 18830-18832