30 agosto 2016
Si conclude la manifestazione Archeologia di Sera 2016, che il Civico Museo di Storia ed Arte – Orto Lapidario organizza nei martedì di agosto, con apertura serale dalle 20 alle 23, ingresso da piazza della Cattedrale 1.
Il percorso di riallestimento del Civico Museo di Storia ed Arte si è arricchito quest’anno della nuova sezione dedicata alle raccolte di antichità classiche, in un allestimento che ha consentito di realizzare al tempo stesso un importante recupero storico museografico unitamente a un’ampia valorizzazione espositiva delle collezioni, adeguata all’importanza e bellezza dei vasi di produzione cipriota, campana, lucana e soprattutto apula, accanto alla coroplastica tarantina e al favoloso rhyton (se prima erano visibili solo 180 pezzi ora più di 1.100 sono sistemati nelle luminose vetrine).
L’edizione 2016 di “Archeologia di Sera” si propone una più puntuale illustrazione tanto delle diverse produzioni, quanto dei singoli capolavori e dei loro maestri “visti da vicino” grazie alla campagna fotografica che ha permesso di valorizzarne tutti i particolari.
Martedì 30 agosto
Ore 20.15 nel giardino, o in caso di maltempo nella sala conferenze (ingresso fino a esaurimento posti):
Un’isola del Mediterraneo crocevia di civiltà: Cipro e la collezione cipriota
a cura di Marzia Vidulli
Ore 21 nel giardino davanti al museo:
Note antiche e popolari nel “Giardino delle delizie”
Interventi musicali a cura di Giovanni Settimo alla chitarra
Ore 22
Visite guidate alle nuove sezioni del Museo.
Civico Museo di Storia ed Arte – Orto Lapidario – Piazza della Cattedrale, 1 Trieste
Visita con biglietto di ingresso al Museo Intero euro 5,00 – Ridotto euro 3,00 – Gratuito per i bambini fino ai sei anni non compiuti
UN’ISOLA DEL MEDITERRANEO CROCEVIA DI CIVILTÀ
Cipro e la collezione cipriota
a cura di Marzia Vidulli
La collezione Cipriota del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste è un nucleo cospicuo e rappresentativo dei diversi stili della ceramica cipriota dalla preistoria al periodo storico.
La collezione inizia nel 1874, anno della istituzione ufficiale del Museo, con una vendita del cav.G.B. Burgstaller, commerciante di Borsa, e la donazione di 20 tra brocchette e figure di offerenti da parte della vedova dello storico triestino Pietro Kandler, Angiolina Bandelli. Per i successivi 35 anni (fino al 1909) prosegue a varie riprese con acquisti e doni di gruppi sparuti o consistenti, fino al raggiungimento di un totale di oltre 475 pezzi, tra vasi e piccola scultura in terracotta. La collezione pertanto è il risultato di un’attenta ricerca presso i fornitori del Museo di sempre nuovo materiale al fine di “completare” il quadro della produzione dell’età del bronzo, secondo millennio
a.C., e del ferro, negli stili detti Cipro Geometrico e Cipro Arcaico: vasellame dalle forme fantasiose ispirate alla natura e al mondo animale, decorate da motivi geometrici a fasce che ricoprono l’intera superficie, incisi o dipinti; idoli e figure di offerenti dai santuari dell’isola che risentono di influssi fenici ed egizi.