Torna in scena anche quest’anno, dal 4 luglio al 4 agosto, all’Orto Lapidario del Museo d’Antichità, fruibile in italiano e inglese, tedesco e sloveno.
Locandina: ENG [.pdf] – DEU [.pdf] – ITA [.pdf] – SLO [.pdf]
“Morire per quattro monete. Winckelmann: l’ultimo viaggio”
di Marzia Vidulli Torlo, regia di Andrea Collavino
Lo spettacolo realizzato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Comune di Trieste è interpretato dallo stesso Collavino, Riccardo Maranzana e Stefano Pettenella. Grazie al “Silent System” gli spettatori ascoltano lo spettacolo in cuffia, seguendo liberamente gli attori, avvolti dalle suggestioni sonore e dalle atmosfere del parco.
Repliche fino al 4 agosto, da giovedì a domenica, alle 21.30.
In caso di pioggia lo spettacolo va in scena ugualmente, negli spazi interni del museo in forma di mise en espace.
I biglietti sono in prevendita presso il Ticket Point di Corso Italia. I posti disponibili saranno limitati a 50 e in caso di disponibilità, gli ultimi biglietti si potranno acquistare anche sul luogo dello spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio. Il consiglio è di ricorrere alla prevendita. Il prezzo del biglietto è di € 8 con riduzioni a € 5 per gli abbonati del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, per gli Under26 e gli Over65.
Ulteriori informazioni saranno disponibili sul sito www.ilrossetti.it.
La prima versione – in lingua italiana – di questa lettura itinerante multimediale, è nata lo scorso anno, quale coronamento delle commemorazioni a 250 anni dalla morte di Johann Joachim Winckelmann, avvenuta proprio a Trieste l’8 giugno del 1768, che hanno visto l’intitolazione del Museo d’Antichità al celebre studioso tedesco.
Il successo ottenuto la scorsa stagione ha indotto lo Stabile regionale ad arricchire il progetto, facendone – attraverso la traduzione in più lingue – un’occasione per impreziosire l’offerta turistica cittadina e per rivolgersi in modo attrattivo agli stranieri che d’estate gravitano in regione. Lo spettacolo sarà per il pubblico un’esperienza immersiva e multisensoriale in un sito di valore storico e turistico.
Scelta innovativa è quella di fare uso in ambito teatrale del Silent System, che permette – pur rimanendo in un’esperienza di spettacolo “live” – che ogni spettatore segua lo spettacolo “in cuffia”. In questo modo ognuno è libero di muoversi nello spazio all’aperto dell’Orto Lapidario, seguendo gli attori fra i preziosi reperti, restando perfettamente avvolto nell’atmosfera sonora dello spettacolo e ascoltando la recitazione e gli effetti senza essere disturbato da rumori esterni.
Sempre grazie al Silent System ogni spettatore potrà scegliere di ascoltare lo spettacolo recitato nella propria lingua: lo Stabile regionale ha infatti realizzato una versione inglese, una tedesca e una slovena che saranno disponibili simultaneamente a quella italiana. «Si tratta di un viaggio visivo e sonoro nel mondo interiore di questo grande storico dell’arte, archeologo e letterato» spiega il regista Andrea Collavino. «Un percorso che il pubblico farà all’interno dell’Orto lapidario venendo a contatto con i protagonisti di una vicenda che ancora rimane inspiegabile. Non è importante oggi cercare di risolvere l’enigma, ma rievocare il grande contributo che Winckelmann ha dato alla moderna storia dell’arte, con un atto artistico, che ci riconnetta all’uomo oltre che all’intellettuale. Perciò quella che gli spettatori faranno sarà un’esperienza sensoriale e immersiva fatta di suggestioni, provenienti da epoche e luoghi diversi. Un caleidoscopio di impressioni che ci riconduca all’idea del viaggio ultimo, dove le memorie si sovrappongono, svaniscono, lasciandoci infine più leggeri».
La traccia drammaturgica di Marzia Vidulli Torlo, conservatore al Civico Museo d’Antichità – Orto Lapidario, suggerirà dunque un interessante itinerario fra storia e “giallo”, fra l’arte e il mistero dell’assassinio di Winckelmann “per quattro monete”, in un’architettura del suono raffinata fatta di attori che recitano dal vivo, di registrazioni e di una suggestiva colonna sonora. Un assieme di emozioni e sensazioni che restituirà molte sfumature della figura di Johann Joachim Winckelmann.
All’interpretazione di Andrea Collavino, Riccardo Maranzana e Stefano Pettenella dunque si alterneranno testimonianze registrate su Winckelmann e i suoi giorni a Trieste, restituite da altri interpreti.
Nella versione italiana ascolteremo le voci di Filippo Borghi, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos, Valentina Violo.
Nell’edizione in lingua inglese – la traduzione è a cura della British School FVG – Trieste – le voci registrate sono di Jay Graham (Narratore), Callum Douglas (Winckelmann), Michael Wallace (Arcangeli) e di Luca Bonetti, Mia Goodman, Sarah Graves, Giorgio Matronola, Sofy Mayers, Tim Metcalfe, Silvano Scochet, Andrea Siragusa. Si ringraziano per la collaborazione Charioteer Theatre Edinburgh, International School of Trieste, Peter Brown, Giorgia Gelsi.
Nell’edizione in lingua tedesca – la traduzione è di Alexandra Hagemann – le voci registrate sono di Peter Schorn (Narratore), Günther Götsch (Winckelmann), Maximilian Gruber Fischnaller (Arcangeli) e di Anna Cargnello, Martin Niedermair, Paola Schulze, Francesco Spanghero, Alessandro Toma, Joshua Thommes, Miriam Wulf. Si ringraziano per la collaborazione Goethe-Zentrum Triest, Tonstube – Martin Niedermaier
Nell’edizione in lingua slovena – la traduzione è di Dana Čandek – le voci registrate sono di Tadej Pišek (narratore), Primož Forte (Winckelmann), Kravos Nejc (Arcangeli) e di Sebastian Castriotta, Danilo Devetak, Erika Fornazaric, Maruška Guštin, Gabriel Milic, Luigi Pulvirenti, Sara Superina, Borut Štoka. Si ringraziano per la collaborazione il Teatro Stabile Sloveno ed il Liceo Scientifico “France Prešeren” di Trieste.
Si ringrazia per la collaborazione PromoTurismo FVG.
Lo spettacolo rientra anche fra le iniziative di Trieste Estate.
Winckelmann e Trieste
Johann Joachim Winckelmann nato a Stendal nel 1717 muore a Trieste nel 1768. Vi sostava di ritorno da Vienna – dove lo aveva ricevuto l’Imperatrice Maria Teresa – ed era in attesa di una nave con cui raggiungere Roma. Per una settimana vive in città e stringe amicizia con Francesco Arcangeli… da qui prende avvio lo spettacolo …