La Vetrina D espone alcuni vasi da un’altra ricca tomba del settore V della necropoli di Nesazio, la n. 8, databile tra la fine dell’VIII e il VII secolo a.C. Si trattava di una sepoltura a cella quadrilatera (di 110 x 90 e profonda 70 centimetri) circondata da rozzo muro e coperta da un lastrone con contorno irregolare, che custodiva 19 vasi, distribuiti su tre piani: dieci nel superiore, messi in due file parallele di 5, tenuti fissi da scaglie di pietra. Al di sotto, nello strato mezzano, vi erano altre otto urne, distribuite senza ordine. Nel livello inferiore invece c’era solo un vaso, riparato da lastrelle, quasi fosse una tomba a se. Pochi erano gli oggetti d’ornamento, come tutte le altre tombe della zona. Quasi tutte erano olle globulari o a forma di situla ad impasto grossolano di produzione locale, generalmente di colore nero o ingubbiate in rosso, contenenti ceneri di ossa di adulti e fanciulli; insieme a una situla di tipo atestino (della seconda metà del VII secolo) e, esposti in alto nella vetrina, con il n. 1, un cratere daunio decorato a motivi geometrici dipinti in nero e rosso con sull’orlo la protome a testa di pipistrello stilizzata che era coperta da lastrella e conteneva ossa cremate di adulto e alcuni pezzi di ferro. Accanto, con il n. 2, l’askos daunio (in gran parte restaurato) a forma di anatra dipinto in marrone e rosso, ambedue inquadrabili tra la fine dell’VIII e il VII secolo.
Seguono nella vetrina, in basso, altri vasi delle tombe V/8, IV/1 e due brocche dalla I/22-23.
Vetrina E
La grande vetrina quadrata ospita una selezione di oggetti di Nesazio, Pola, Monte Orsino e Tuian-Valle, databili in un ampio arco di tempo che va dall’VIII al IV secolo.
Si impone, con il n. 1, il vaso dall’Etruria meridionale di forma panciuta dipinto a motivi geometrici rossi, dell’VIII secolo, trovato a Nesazio nel settore I, tra i materiali dispersi delle tombe 18-19-20. Insieme ai cosiddetti bracciali da arciere di bronzo con incisioni a motivo figurato tra decorazioni geometriche, n. 2, dell’VIII secolo, i quali generalmente furono trovati a coppie.
Si osserva, con il n. 3, il pendente a forma semicircolare a pettine in bronzo, del tipo già visto nella vetrina B dei Pizzughi: si tratta di un oggetto dall’influsso piceno che genericamente viene associato a sepolture femminili e forse era usato nella tessitura e si ritrova anche nelle altre vetrine. Sempre visti già nella vetrina dei Pizzughi; qui con il n. 8, due frammenti di ventaglio di bronzo dotati di piastra reticolata.
Con i nn. 4 e 5, sono due corte spade di bronzo con piastra triangolare alla quale veniva fissata l’impugnatura (una proviene da Pola, tomba 36); spade importate dall’Italia dal X secolo, ma che ebbero grande e duratura diffusione.
Si impone, con il n. 1, il vaso dall’Etruria meridionale di forma panciuta dipinto a motivi geometrici rossi, dell’VIII secolo, trovato a Nesazio nel settore I, tra i materiali dispersi delle tombe 18-19-20. Insieme ai cosiddetti bracciali da arciere di bronzo con incisioni a motivo figurato tra decorazioni geometriche, n. 2, dell’VIII secolo, i quali generalmente furono trovati a coppie.
Seguono alcune figurine di animali: con il n. 9, i ciondoli di bronzo a forma di cavallino, inseribili nel VI secolo, forse da area Giapidica o Picena; e il frammento dell’arco di fibula di bronzo con due cavallini, del tipo generalmente con cocchio tirato da tre cavalli, datato tra metà VI e metà del V secolo; ancora la statuina di cane; e forse da un’ansa, con il n. 13, un’anatra sempre in bronzo.
In basso, con il n. 10, sono due brocche, una daunia e una sud italica decorata con fasce orizzontali dipinte (V secolo) e soprattutto, con il n. 11, una brocca di derivazione Alto Adriatica figurante una testa muliebre di profilo, che si deve inserire nella produzione delle officine etrusche probabilmente attive a Spina nel IV secolo.
Con il n. 12, un frammento di bicchiere sud italico di tipo rhyton a forma di testa bovina (da Tuian-Valle) e, con il n. 16, un braccialetto ondulato di bronzo della fine IV-prima metà III secolo da Monte Orsino.
Vetrina F, nicchia nel muro
Nella nicchia del muro, la Vetrina F presenta, in alto a sinistra, con il n. 1, un recipiente (forse una pisside) panciuto biconico, privo di collo e anse, su piede cilindrico cavo, con plastica decorazione a meandro in rilievo, dell’VIII secolo.
In alto a destra, con il n. 3, un vaso biconico a tre anse con espansione a bottone, dell’VIII secolo a.C. Al centro, con il n. 2, un alare da focolare terminante con testa di ariete stilizzata (VI-V sec. ca). Ancora: sette vasi panciuti con meandri incisi e spirali bianchi intarsiati, IX secolo, e un recipiente conico con coperchio.