Presentazione: Archeologia di sera 2023 – Archeologia senza confini

Archeologia senza confini

Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann”
tutti i martedì di agosto, dalle 20.30
ingresso libero (fino ad esaurimento dei posti a sedere) da piazza della Cattedrale 1, Trieste

Il Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann”, nell’ambito del cartellone di TRIESTE ESTATE, presenta la rassegna “Archeologia di Sera 2023” che si svolgerà nelle serate dei martedì di agosto, nel giardino del museo. In attesa di Nova Gorica e Gorizia capitale europea della Cultura 2025, il tema delle serate prescelto è: “Archeologia senza confini”.
Il punto di partenza saranno i ricchi reperti del museo delle collezioni preistorica e protostorica provenienti dal territorio: Carso triestino e isontino, Istria e in particolare dalla necropoli di Santa Lucia di Tolmino. Accanto alla presentazione e all’inquadramento dei materiali sarà l’occasione di vedere tre documentari didattici realizzati in questi anni; tre diversi modi di proporre al pubblico un tema coinvolgente.

Gli interventi musicali, che chiuderanno le serate, sono stati affidati al Gruppo Strumentale -Associazione Lumen Harmonicum di Trieste. Molti dei brani saranno eseguiti su versioni elaborate da manoscritti originali d’archivio, frutto dell’attività di ricerca e di sperimentazione musicale degli interpreti: Lucia Premerl soprano, Marco Favento violino, Massimo Favento violoncello, Corrado Gulin pianoforte. Inoltre verrà presentata la prima assoluta di “Visioni Naturalistiche” del compositore triestino Guido Pipolo, un ciclo di Sei Momenti per violino, violoncello e pianoforte scritto apposta per Archeologia di Sera 2023.

Programma

Martedì, 1 agosto 2023
20.30: proiezione del filmato ”Il museo delle sorprese. Viaggio nella preistoria con Carlo Marchesetti”.
21.30: “La Spelonca – Il Rifugio – La Famiglia”
Interventi musicali di Lumen Harmonicum.Musiche di Guido PipoloGiacomo Puccini, Felix Mendelssohn Bartholdy, Pier Adolfo Tirindelli e Gandolfo Gandolfo e

Martedì, 8 agosto 2023
20.30: “Castellieri del Carso: villaggi protostorici tra Adriatico ed Europa centro-orientale”. Incontro con Paolo Paronuzzi.
21.30: “La Selva – L’Uomo Cacciatore”
Interventi musicali di Lumen Harmonicum.Musiche di Guido Pipolo, Franz Lehár, Francesco Sinico, Eugenio Visnoviz e Carl Maria von Weber,

Martedì, 15 agosto 2023
20.30: proiezione del filmato “Hema. Una storia di castellieri”.
21.30: “Il Mare – L’Uomo Pescatore”
Interventi musicali di Lumen Harmonicum.Musiche di Guido Pipolo, Giacomo Puccini,Francesco Sinico, Pier Adolfo Tirindelli e Bikolaj Rimsky-Korsakov

Martedì, 22 agosto 2023
20.30: proiezione del filmato “I Castellieri fortezze adriatiche. La conquista romana dell’Istria”
21.30: “Il Cielo – Gli Astri”
Interventi musicali di Lumen Harmonicum.Musiche di Guido Pipolo , Francesco Paolo Tosti, Ludwig van Beethoven, Giuseppe Sinico e Antonín Dvořák e

Martedì, 29 agosto 2023
20.30: “La necropoli di Santa Lucia di Tolmino: la referenziazione delle planimetrie di Carlo Marchesetti”
Rilettura dei dati di scavo alla Conclusione del riordino dei materiali e analisi dei risultati tramite una mappa digitale collegata ai Database delle sepolture e dei reperti. Presentazione di Manuela Montagnari Kokelj, Andrea Favretto, Giuseppina Derossi e Susanna Moser.
21.30: “Guerra e Morte – L’Aldilà”
Interventi musicali di Lumen Harmonicum.Musiche di Guido Pipolo, Gaetano Braga, Richard Wagner e Eugenio Visnoviz

Fibula in bronzo con auriga su carro trainato da tre cavalli, dalla necropoli di Santa Lucia di Tolmino, ca 550-450 a.C. Esposta al Museo d’Antichità Winckelmann di Trieste.

Approfondimento

Il percorso archeologico nella preistoria tra Carso triestino e sloveno inizierà l’1 agosto con la proiezione del filmato “Il museo delle sorprese. Viaggio nella preistoria con Carlo Marchesetti”.

Un video realizzato da SCICC – Centro Interdipartimentale per la Scienza e la Tecnologia applicate ai Beni Culturali dell’Università degli Studi di Trieste – insieme a Comune di Trieste, Servizio Musei e Biblioteche, partner del Progetto “Grotte fra scienza, ricerca e narrazione” finanziato da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, LR 16/2014, avviso tematico ESOF2020.

Non si poteva iniziare se non da colui che viene unanimemente considerato il padre della ricerca archeologica nel nostro comune territorio, Carlo Marchesetti, infatti egli pose le basi e, come dice lui stesso, svelò le origini delle nostre terre e sui suoi scritti ancor’oggi ci confrontiamo.

A seguire verrà approfondito il tema: Esporre le grotte ieri e oggi, dall’arrivo delle collezioni pre-protostoriche al museo ai nuovi progetti di allestimento.

Il viaggio continua martedì 8 con: “Castellieri del Carso: villaggi protostorici tra Adriatico ed Europa centro-orientale. Alla riscoperta delle fortezze protostoriche”. Un incontro per conoscere i risultati della revisione complessiva degli scavi nei castellieri del Carso, compiuta da Paolo Paronuzzi, geo-archeologo, professore di Geologia applicata all’Università degli studi di Udine. Apprezzato divulgatore si occupa di problematiche geoarcheologiche e stratigrafiche partecipando a molte campagne di scavo in siti preistorici in grotta e in quelli protostorici fortificati su altura, i castellieri.

 

Nella serata di Ferragosto verrà proiettato il filmato ”Hema. Una storia di castellieri”.

Creato per avvicinare alla comprensione del nostro passato attraverso le emozioni, il film permette di riscoprire nei siti e nei reperti archeologici locali le testimonianze materiali di vite reali.

Realizzato per l’associazione Argo-Medi@ Story da Francesca Mucignato e Paolo Forti, sarà proiettato nella versione italiana con sottotitoli in sloveno.

Il tema della quarta serata sarà la fine della lunga vita degli abitati protostorici e l’arrivo degli eserciti romani con la proiezione del filmato: “I Castellieri fortezze adriatiche. La conquista romana dell’Istria”. Il documentario indaga il periodo precedente alle guerre istriche, dal punto di vista delle genti che abitavano il litorale sui castellieri nel II secolo a.C. ripercorrendo la vicenda a partire dalla fondazione della colonia romana di Aquileia, passando per le foci del Timavo e la Val Rosandra, fino a Nesazio presso Pola, ultimo insediamento degli Istri.

Diretto dal documentarista Marco Calabrese, è presentato dal giornalista Nicolò Giraldi, con la partecipazione di Paolo Paronuzzi (Università di Udine) e Robert Matijasic (Università di Pola).

L’ultima serata verrà dedicata a “La necropoli di Santa Lucia di Tolmino: la referenziazione delle planimetrie di Carlo Marchesetti”. La collaborazione con l’Università di Trieste, grazie a tirocini e tesi di laurea in paletnologia con relatori Manuela Montagnari Kokelj e Andrea Favretto, ha visto la creazione da parte di Giuseppina Derossi di un GIS e di una mappa digitale collegata a Database contenenti le informazioni sui tipi di sepolture e loro corredi. Si tratta del risultato della schedatura realizzata negli anni di riordino dei materiali a cura di Susanna Moser, nell’ambito di due assegni di ricerca dell’Università di Trieste finanziati dalla Regione FVG. Questa metodologia applicata ai dati di scavo delle dodici campagne archeologiche di Marchesetti, tra 1884 e il 1902, per la messa in luce di un totale di 4000 tombe, permette di ristudiare il sito di Santa Lucia di Tolmino nella sua globalità. Partendo nuovamente dai diari di Marchesetti, le mappe cartacee originali sono state inserite in una Mappa digitale su un GIS capace di mettere in correlazione i tipi di sepolture (tipologia costruttiva e profondità) con i dati sul genere del proprietario, accanto a un approfondimento sui corredi con i riferimenti di ogni reperto catalogato. Si potrà quindi per la prima volta indagare nella totalità lo sviluppo e la crescita/distribuzione della necropoli, studiare la cronologia e le usanze di questo importante popolo dell’età del Ferro vissuto sulle sponde dell’Isonzo.

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