Il museo si racconta: terza serata

Giardino del Civico Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann”, piazza della Cattedrale 1 e via San Giusto 4 (ingresso disabili) Trieste

 

Martedì 27 agosto 2024, ultimo incontro della decima edizione di Archeologia di Sera, seguita con interesse da un numeroso ed entusiasta pubblico nel giardino del Museo d’Antichità. La quarta serata, proseguendo il racconto della storia del Museo, presenterà i reperti delle fasi più antiche testimoniate dagli scavi del territorio: grotte preistoriche, castellieri e necropoli protostorici.

 

Situla in bronzo dalla necropoli di Santa Lucia di Tolmino (Collezioni Civico Museo d’Antichità, Trieste)
Situla in bronzo dalla necropoli di Santa Lucia di Tolmino (Collezioni Civico Museo d’Antichità, Trieste)
Collana in ambra dal Tesoretto di San Canziano del Carso (Collezioni Civico Museo d’Antichità, Trieste)
Collana in ambra dal Tesoretto di San Canziano del Carso (Collezioni Civico Museo d’Antichità, Trieste)

Si tratta di un importante patrimonio di reperti provenienti per lo più da scavi e ricognizioni effettuati nella seconda metà del XIX secolo e agli inizi del XX. Il nucleo più consistente deriva dall’immenso lavoro svolto da Carlo Marchesetti, che dagli anni 80 del 1800 indagò numerose grotte preistoriche e siti protostorici nel Carso, in Istria e nel basso e alto Isonzo. I reperti furono dapprima ospitati presso il Museo Civico di Storia Naturale e quindi trasferiti alla fine degli anni ’20 del XX secolo presso l’attuale sede a San Giusto. La loro visione ci consentirà di comprendere come vivevano i nostri antenati attraverso numerosissimi reperti, dai più antichi quali gli strumenti in pietra delle grotte ai più spettacolari come i corredi provenienti dalle ricche necropoli di età del ferro.

A seguire, il gruppo strumentale Lumen Harmonicum di Trieste affronterà la quarta tappa del suo itinerario a caccia di “Tesori & Curiosità Musicali tra le Canzoni Popolari Triestine del Museo Carlo Schmidl”, questa volta dedicata ai titoli che cominciano con la lettera “D” come… “Do Soldi de Ideal!“. Ma tra “Serietà & Varietà” non poteva mancare un incipit canonico e riverente verso il grande D della tradizione classica, il “Don Giovanni” di Mozart, rivisitato compositivamente per l’occasione da Nicola Samale. Per par condicio ci sarà anche la novità femminile, in questo caso una rivisitazione del Mozart dell’800 francese, Camille Saint-Saens, confezionata apposta da Giulia D’Andrea in onore delle rarità preistoriche del Museo Winckelmann: anche tra musicisti ci si è occupati talvolta di… “Fossi-Lies“! Accanto al Trio formato da Corrado Gulin, Marco e Massimo Favento (pianoforte, violino e violoncello), a destreggiarsi tra nuove composizioni, canzoni e gags della Trieste che fu, ci sarà la giovane performer Francesca Marsi.

Programma

Martedi, 27 agosto 2024

  • 20.30 “Svelare il passato tra grotte e castellieri”,
    a cura di Costanza Brancolini.
  • 21.30 “D come… Do soldi de ideal! ”
    Canzoni & Intermezzi strumentali dalle Collezioni Schmidl 4

Info: 040 310500, museowinckelmann@comune.trieste.it;

Le Collezioni

L’Orto Lapidario

Giardino del Capitano

Lapidario Tergestino

Histri in Istria

Condividi