Martedì 20 agosto
Ingresso libero da Piazza della Cattedrale 1, via della Cattedrale 15 e via San Giusto 4
Musica, lettura commentata e proiezioni nella magica atmosfera del Giardino del Capitano.
Ore 20.30: Bestiario antico
Questa sera, a cura di Marzia Vidulli Torlo e Susanna Moser, verrà affrontato il tema: “Il gallo e la tartaruga”.
Prendendo spunto dalle due scene raffiguranti un gallo e una tartaruga esistenti nel mosaico delle due Aule volute dal vescovo Teodoro (315-320 d.C.) e oggi visibili nella Basilica patriarcale di Aquileia, viene presentato un riepilogo delle molte e diverse interpretazioni di questo “combattimento”, eterna contesa tra il Bene ed il Male; ma c’è molto di più, tra culto del dio Mitra e del dio Mercurio.
Si passa poi ad analizzare la fortuna iconografica, simbolica e letteraria che nell’antichità hanno goduto questi due animali tanto diversi: il gallo considerato da una parte un animale solare, che con il suo canto annuncia l’alba e scaccia i demoni notturni, dall’altra (soprattutto il gallo nero) un animale magico e rituale, vittima sacrificale per le potenze infernali; la tartaruga (o più correttamente la testuggine), sebbene Tartaruchus sia il nome del demone protettore degli inferi, è simbolo di corporeità, stabilità, longevità, invulnerabilità, saggezza e talvolta exemplum di capacità mediatrici tra cielo e terra e figura dell’universo. La tartaruga poi ha un’utilità pratica, così come si legge nell’inno di Omero dedicato a Ermes/Mercurio: il dio bambino sottrae il guscio alla tartaruga e “questo, sotto la sua mano diede un suono prodigioso… inventando la lira a sette corde”.
Ore 21.30: Bestiario in note
Il gruppo strumentale Lumen Harmonicum (Corrado Gulin – pianoforte, Marco Favento – violino e Massimo Favento – violoncello) proporrà musiche di
- – Christoph Willibald Gluck (1714-1787): Danza degli spiriti beati da Orfeo ed Euridice
- – Camille Saint-Saens (1835-1921): Le Cygne da Le Carnaval des Animaux
- – Camille Saint-Saens (1835-1921): Le Déluge – poëme biblique
- – Franz Liszt (1811-1886)/Camille Saint-Saens: Orphée – poëme symphonique
- – Jacques Offenbach (1819-1880): Quattro scene da Orfeo all’Inferno
“C’est deplorable, c’est effroyable” – “Pour seduire Alcmene la fiere” – “Ah, ah, ah! Ne prends plus l’air patelin” – “Le bal est original”