Gorgone Medusa

La Medusa era una delle tre Gorgoni (triade divina composta dalle figlie di Forco e Ceto che abitavano presso il Regno dei mostri a Occidente), l’unica mortale. Tutte erano mostri dall’aspetto terrificante con testa cinta di serpenti, zanne di cinghiale, mani di bronzo, ali d’oro, occhi scintillanti e sguardo che impietriva.
Medusa venne uccisa da Perseo che si servì dello scudo datogli da Atena come specchio per evitarne lo sguardo terrifico: decapitata, dalla sua testa uscirono il cavallo Pegaso e Crisaore (mostro marino, padre di Gerione – mostro con tre busti che morì opponendosi a Eracle).
Atena fissò la testa della Medusa al centro del proprio scudo o sulla corazza, mentre Perseo ne raccolse il sangue: velenoso quello della vena sinistra, rimedio risuscitatore quello della vena destra.

II piano sala Taranto

II piano sala Taranto
Antefissa a testa di Medusa Gorgone che si incastrava nell’ultimo coppo sulla linea del tetto di un piccolo edificio, probabilmente sacro, di Taranto della fine del VI secolo a.C. (inv. 4092, T.5).

Lapidario Tergestino, sala B

Lapidario Tergestino, sala B
Rilievo con testa di Medusa dalla decorazione della basilica civile, o tribunale, di Tergeste romana, che si trovava sul colle di San Giusto. Datato alla metà del I secolo d.C., fu trovato reimpiegato come materiale di riempimento nel campanile di San Giusto (inv. 14374).

Lapidario Tergestino, sala A

Lapidario Tergestino, sala A
La cuspide (elemento superiore) piramidale in calcare ha tre lati scolpiti con i simboli della Triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva): sul lato dedicato a Minerva/Atena al centro dello scudo squamato è fissata la testa della Medusa (I secolo d.C., dalla Cattedrale; inv. 14375).

Lapidario Tergestino, sala C

Lapidario Tergestino, sala C
Busto di un alto ufficiale rinvenuto in scavi al Teatro Romano, tradizionalmente identificato con Quinto Petronio Modesto, ricordato da tre epigrafi nello stesso Teatro come il finanziatore del suo restauro tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C.: al centro del petto sulla corazza è la testa della Medusa (inv. 3137).

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