Archeologia e Cultura nella terra del Nilo all’epoca dei Faraoni

La figlia e la moglie dello scriba Amen-hotep

a cura dell’egittologa Susanna Moser

Lezioni del corso “archeologia e la cultura nella terra del Nilo all’epoca dei faraoni” articolato in sei lezioni, si propone di illustrare al grande pubblico alcuni tra i più importanti e interessanti aspetti della cultura dell’antico Egitto.
Il percorso prende spunto dagli oggetti che fanno parte della collezione egizia del Civico Museo di Storia ed Arte – Orto Lapidario (ora arricchita del volume con il catalogo generale) per sviluppare diverse tematiche. Le lezioni integrano il corso di archeologia romana già avviato che sta riscuotendo un grande successo.

1. Le donne dell’antico Egitto:
Cia-en-heb e le altre

In occasione della Festa della Donna, il tema trattato non poteva non riguardare la figura femminile nell’antico Egitto. A partire da Cia-en-heb, la dama che possedeva il set di quattro vasi canopi (i contenitori per i visceri imbalsamati) attualmente in Museo, e da Aset-reshty, la proprietaria di uno dei due sarcofagi in pietra della collezione egizia, verranno illustrati la vita, la posizione sociale e le attività delle donne durante il periodo faraonico.

2. Dal servo al faraone:
La «piramide» sociale

Il ciclo di lezioni continua a svolgere il tema della vita quotidiana, questa volta dal punto di vista dell’uomo. Grazie ai numerosissimi nomi delle cariche religiose e amministrative riportate nei testi, è possibile ricostruire la struttura della società egiziana nei diversi periodi della sua storia. Il Museo offre un campione significativo: dalle statuine funerarie del faraone Sethi I al sarcofago in granito del tesoriere del re Suty-nakht, fino ai sacerdoti del tempio di Amon a Tebe.

3. Il migliore amico dell’uomo:
Animali domestici e non nella terra del Nilo

Un ruolo molto importante nella civiltà egiziana lo ebbero gli animali, tanto che alcuni di essi furono considerati incarnazione di divinità. Questa importanza si riflette nel numero e nella qualità delle rappresentazioni che gli artisti hanno lasciato, ma non solo: attraverso i reperti del Museo di Storia ed Arte si andrà alla scoperta del ruolo dei vari animali e dell’amore che gli Egiziani avevano per essi.

4. Tra mito e realtà:
Gli dei e i culti nell’antico Egitto

Anche la religione faceva parte della quotidianità degli antichi Egiziani, le cui divinità erano numerose e necessitavano di un gran numero di templi sparsi in tutto il paese e di un clero ancor più numeroso e ben organizzato. I papiri provenienti dalle biblioteche dei templi, le cariche sacerdotali e le molteplici testimonianze della religiosità popolare ci permettono di ricostruire questo “sistema”, come testimoniano alcuni reperti del Museo.

5. Raggiungere i Campi di Iaru:
Tutto ciò che serve per la vita eterna

La speranza di ogni abitante della valle del Nilo era, dopo la morte, di continuare a vivere una vita simile a quella che conosceva, ma senza ansie, fatiche e con cibo in abbondanza. Il paradiso era inteso come una terra fertile in cui non c’era rischio di carestia: i Campi di Iaru. Per accedervi, era necessario prepararsi con cura ed avere un corredo funerario degno di questo nome, con suppellettili, sarcofagi, vasi canopi, statuine funerarie, come quelli che si vedono al Civico Museo di Storia ed Arte.

6. Formule per uscire alla luce del giorno:
Magia per l’anima di un antico Egiziano

L’ultima lezione ha lo scopo di avvicinare il pubblico ad una raccolta di testi molto famosa: il Libro dei Morti, un insieme di formule magiche e rituali che permettevano all’anima dei defunti di superare i pericoli che si celavano nel suo viaggio verso la beatitudine eterna. Oltre a presentare gli splendidi fogli del papiro posseduti dal Museo, sono previste la lettura e spiegazione di alcuni dei Capitoli di cui la raccolta si compone.

Le Collezioni

L’Orto Lapidario

Giardino del Capitano

Lapidario Tergestino

Histri in Istria

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